STOL

Marisa, Luca e gli amici del CAI Cividale 17 novembre 2013

La cresta dello Stol si sviluppa compatta a cavallo tra la valle dell’Isonzo e la zona di Breginj partendo da Caporetto per molti chilometri e ha la sua naturale prosecuzione in Italia, coincidendo con la dorsale del Gran Monte. Più volte osservato dalla cima del Mataiur si presenta come una sorta di confine , una barriera naturale oltre la quale svettano le Alpi Giulie.


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PRISOJNIK: sulla cresta del gigante

CAI CIVIDALE 21 LUGLIO 2013

Salendo dalla Val Pisnica al Passo Vrsic uno splendido ventaglio di Cime ti appare davanti, dalla Skarlatica al Razor, dallo Spik al Prisojnik, il Triglav è nascosto mentre il cristallo di roccia dello Jalovec e la cupola del Mangart si rivelano scendendo in Val Trenta. Sono le montagne delle Alpi Giulie, le cime fantastiche della Slovenia. Nessuna raggiunge i tremila metri ma proprio in questa loro caratteristica comune sanno offrire salite vere, tra rocce e canaloni da brividi, giardini alpini e gruppi di camosci. La linea del bosco risale fino circa a metà, nascondendo gli oscuri pilastri che le sorreggono, al di sopra prati alpini e infine la roccia, chiara, piacevole, dinamica, ripida. Le grandi pareti sovrastano splendide verdi vallate e sembrano impossibili da raggiungere. Spesso si parte da fondovalle e le salite sono lunghe e faticose.

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VICINO A CASA C’E’ IL MONTE KORADA

Marisa e Luca 3 febbraio 2013

Si può mai partire a mezzogiorno per fare una escursione in montagna ? Certo, se la “montagna” e il Korada si può. E vi consiglio di farlo appena dopo una nevicata, in una giornata tersa da garantire splendidi panorami e un tramonto assicurato………. Il tutto senza fare troppa fatica.

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MATAIUR : come è bello qui.

Luca e …… Flavio domenica 25 novembre 2012

Il sentiero 736A è quello del Triaur, parte da Masseris, da dietro la casa più alta, sale nel bosco. Non è subito evidente, salgo una rampa in mezzo alle case nel silenzio ovattato dell’umidità della mattina presto, se ci fosse il sereno ci sarebbe proprio una bella vista sulle Valli del Natisone

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TRIGLAV: SUL TRONO DEGLI DEI – passo dopo passo … la vetta.

20 agosto 2011

E' il più alto delle Giulie. Dal regno fatato di Zlatorog penetrò nei miei sogni e li dominò per molti anni. A nessun altro monte ho bruciato tanti incensi. Come mi batteva il cuore e con che ansia lo desideravo, quando sentivo il suo nome consacrato dal tempo, circonfuso di leggenda, annunciare la vicinanza di Dio!( Julius Kugy)

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TRIGLAV: SUL TRONO DEGLI DEI – dalla val Trenta al Trzaska Koca

19 agosto 2011

17 agosto. Squilla il telefono di casa. Spero che sia per me. “Pronto Luca? Sono Enzo, si va. Venerdi e sabato”. Finalmente l’attesa è finita, finalmente è venuto il giorno, aspettavo, aspettavo, ci avevo provato un paio di volte, ma sempre il maltempo mi aveva fermato. Adesso si va, finalmente Triglav.
Questa montagna a tre teste, simbolo fiero degli Sloveni l’ho attesa, con calma. Solo nell’ultimo mese un po’ di comprensibile eccitazione, dico comprensibile perché penso di aver rotto non poco le scatole a chi mi sta vicino e mi sopporta con tanta pazienza. Non nego infatti di averci girato intorno per tutta l’estate, da Bohjni alla Val Zadnjica, dal Passo Vrsic a Bled.

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MALA MOJSTROVKA

Marisa e Luca 12 agosto 2011

Salendo al Passo Vrsic si può ammirare la lunga cresta delle Mojstrovke che termina oltre il Travnik e si raccorda con la splendida cattedrale dello Jalovec.
Tempo fa abbiamo potuto ammirare l’altro versante, quello a Nord, dal pianoro del panoramico Sleme sopra la Val Planica. Una muraglia di roccia.

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MONTE CANIN: Una giornata tra scenari carsici di rara bellezza

1 agosto 2010

Finalmente il Canin. Non ci ero mai stato prima sulla vetta. L'ho guardato migliaia di volte, dal Matajur, dalla Val Resia, dai Piani del Montasio, dal Monte Sart.
La visione di quella roccia aspra, quella massa bianca che si vede da lontano, evoca ogni volta suggestioni e seduzioni.
Il massiccio del Canin si stacca come una muraglia sopra gli altipiani carsici del Foran del Muss e del Kaninski Podi. Da sopra le viste sono belle, da mozzare il fiato, ma la salita sembra impossibile, protetto dalle leggende di orchi e streghe che ne custodiscono i segreti, di mille caverne dove in profondità l’acqua laboriosamente scava impenetrabili echi di immaginazione.

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